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Racconti erotici: il tradimento nella stanza d'hotel di Elena e Marco

Racconti erotici: il tradimento nella stanza d'hotel di Elena e Marco

Il ticchettio dell'orologio sul comodino era un martello impietoso nel silenzio denso e quasi insopportabile della stanza d'hotel.

Elena si passò una mano tra i capelli, sentendo il cuore pompare furiosamente contro le costole, un ritmo che quasi assordava nel suo petto.

Dall'altra parte del letto, Marco, il suo collega, la fissava con uno sguardo famelico, un fuoco che le incendiava la pelle dalla testa ai piedi.

La tensione tra loro era palpabile, così densa da poterla quasi tagliare con un coltello, un filo invisibile ma potente che li aveva legati fin dal primo giorno in ufficio, e che ora, finalmente, stava per spezzarsi in mille pezzi.

"Sei pronta a scopare, Elena? Sei qui per questo, vero?"

La voce di Marco era un ringhio rauco, che le vibrò dentro.

Elena non rispose a parole.

Non ce n'era bisogno.

Racconti erotici 1

Si alzò lentamente dal bordo del letto, ogni movimento calcolato per farlo impazzire, lasciando cadere la vestaglia di seta che le scivolò via come una seconda pelle, rivelando tutto.

Sotto, il suo corpo nudo era un invito sfacciato, senza veli, senza esitazioni.

Le luci soffuse della stanza accarezzavano le curve morbide dei suoi fianchi, il ventre piatto che pulsava leggermente, il seno pieno che si alzava e abbassava con respiro affannoso, quasi un sospiro di eccitazione.

I capezzoli, duri e scuri, sembravano urlare e chiamare le sue labbra, promettendo un piacere intenso.

Marco non riuscì più a trattenersi, la sua pazienza era giunta al limite.

Si mosse verso di lei, i suoi occhi scuri che le divoravano ogni centimetro di pelle, un desiderio primordiale che gli bruciava dentro.

La raggiunse in pochi passi, le mani che le afferrarono i fianchi con una presa possessiva, quasi brutale, spingendola contro di sé.

Il calore del suo tocco le fece tremare le gambe, una scossa che partiva dai fianchi e arrivava fino alla punta dei piedi.

Racconti erotici 2

"Sei fottutamente bellissima, Elena," mormorò lui, la sua voce ora più profonda, roca di desiderio, mentre la tirava a sé, annullando ogni distanza.

Il suo corpo duro e caldo, muscoloso, premeva contro il suo, e Elena sentì subito la sua erezione pulsare prepotentemente contro il suo ventre, una promessa di ciò che sarebbe venuto.

Un gemito roco le sfuggì dalle labbra, mentre il suo bacino si premeva istintivamente contro di lui.

Le loro bocche si incontrarono in un bacio famelico, disperato, che sapeva di notti insonni passate a sognare questo momento.

Le lingue si intrecciarono con foga, una danza selvaggia, le mani di Marco che le risalivano la schiena, stringendola sempre più forte, quasi volendola fondere con sé.

Elena si aggrappò alle sue spalle, le dita che affondavano nella stoffa della sua camicia, sentendo i muscoli tesi e vibranti sotto il tessuto.

"Toglimela, Marco," mormorò lei, la voce quasi irriconoscibile, ansimante.

Marco si staccò dal bacio solo per un istante, gli occhi che la divoravano mentre si sfilava la camicia con un movimento brusco, poi i pantaloni, lasciandoli cadere a terra.

Racconti erotici 3

Si rivelò completamente nudo, un fisico scolpito, muscoli tesi e un'erezione imponente che le fece mancare il fiato e la stomaco contrarsi in un misto di paura ed eccitazione.

I suoi occhi non si staccavano dai suoi mentre lui la sollevava senza sforzo, le gambe di Elena che si avvolsero istintivamente intorno alla sua vita, sentendo la pelle nuda contro la sua.

La portò verso il letto, senza mai interrompere il contatto visivo, e la depose delicatamente sui morbidi cuscini, come un tesoro prezioso.

Si chinò su di lei.

Le sue labbra scesero lungo il collo di Elena, lasciando una scia di baci umidi e caldi che le fecero vibrare ogni nervo, ogni fibra del suo essere.

Scivolò sul suo seno, succhiando un capezzolo con una delicatezza che contrastava con la foga del momento precedente, mentre con l'altra mano le accarezzava l'interno coscia, sempre più su, verso il suo centro pulsante.

"Ti piace, eh? Bella e bagnata per me, come mi piace," la sua voce un sussurro rauco che le fece venire i brividi.

Elena inarcò la schiena, un grido strozzato che le morì in gola quando le sue dita pesanti trovarono la sua intimità, già umida e pulsante, pronta ad accoglierlo.

Racconti erotici 4

Marco la penetrò con un dito, poi un altro, muovendoli con un ritmo lento e sensuale che la fece contorcere dal piacere, stringendo le dita dei piedi.

"Sì... oh, sì... di più..." ansimò Elena, le dita che si perdevano tra i suoi capelli.

"Sei pronta a prendermelo tutto, piccola? Sentirlo dentro di te?" sussurrò lui, la sua voce roca di desiderio, mentre le sue dita uscivano, lasciando un vuoto che lei desiderava ardentemente fosse riempito.

Elena non rispose, ma le sue gambe si aprirono ulteriormente, invitandolo, implorandolo.

Marco si posizionò tra le sue cosce, la punta del suo cazzo duro che sfiorava la sua entrata, giocando con lei per un istante.

Un respiro profondo, un momento di tensione insostenibile, poi si spinse in lei con un unico, deciso movimento, riempiendola in un istante.

Un gemito di puro piacere, quasi un urlo liberatorio, le sfuggì dalle labbra mentre lui la riempiva completamente, fino in fondo.

Era grande, caldo, e si sentiva incredibilmente bene, una sensazione che le scuoteva l'anima.

Le sue pareti si strinsero intorno a lui, accogliendolo in un abbraccio perfetto, una morsa bollente.

"Oh, cazzo, Marco... oh, cazzo," ansimò Elena, stringendolo a sé come se non volesse lasciarlo andare mai più.

Marco iniziò a muoversi, prima lentamente, assaporando ogni centimetro, poi con un ritmo sempre più incalzante, più profondo, più selvaggio.

Racconti erotici 5

Ogni spinta era un'ondata di piacere che la travolgeva, facendola ansimare e gemere senza controllo.

Le loro pelli si scontrarono con schiocchi umidi, un suono carnale che riempiva la stanza, i loro corpi che si fondevano in un'unica, inarrestabile danza.

"Più forte, Marco! Fottimi forte!

Non smettere, ti prego!" urlò Elena, le sue unghie che gli graffiavano la schiena, senza curarsi dei segni che lasciava.

Marco le baciò il collo, il sudore che gli imperlava la fronte e scendeva sulla sua pelle.

"Sei così stretta, puttana... così bagnata per me," mormorava, la voce spezzata dall'eccitazione che lo stava consumando.

Le sue spinte si fecero più veloci, più potenti, un ritmo furioso che la portava sull'orlo dell'abisso, spingendola oltre ogni limite.

Sentì il suo corpo tendersi in un lungo, intenso spasmo, un'onda di calore che partiva dal suo centro e si irradiava ovunque, bruciandola dall'interno.

Un urlo liberatorio e profondo le sfuggì dalle labbra mentre l'orgasmo la travolgeva con una forza inaudita, facendola tremare e contrarsi violentemente intorno a lui.

Marco la seguì un istante dopo, gemendo il suo nome mentre si riversava in lei, un getto caldo e potente che la riempì completamente, esausto ma incredibilmente soddisfatto.

Rimasero così per un lungo momento, i loro corpi ancora uniti, i respiri affannosi che si mescolavano nell'aria calda della stanza.

Il silenzio ora era riempito solo dal suono dei loro cuori che battevano all'unisono, l'eco di un desiderio finalmente soddisfatto e di un segreto che li legava ancora più profondamente.