Mia moglie faceva a salire Valeria a casa almeno una volta alla settimana.
Inizialmente non avevamo confidenza, salutavo quando arrivava e mi ritiravo nel mio studio dove continuavo a lavorare mentre mia moglie Serena parlava con lei di là in salotto.
Poi, Valeria è iniziata a venire a casa nostra anche durante i fine settimana e a quel punto è stato inevitabile instaurare un rapporto.
Minimo, per carità.
Ma si iniziava a scherzare.
Non mi piaceva granché esteticamente, ma aveva un quel qualcosa che mi portava a pensare al sesso nei suoi confronti.
All'inizio è stata solo una fantasia, poi ho iniziato a prendere la cosa sempre più seriamente e a masturbarmi immaginandola mentre era nel salotto di casa nostra.
Immaginavo le cose più sporche.
Ad esempio ho pensato che lei sospendesse la chiacchierata con mia moglie dicendole di dovermi venire a fare un pompino, lei la guardava imbarazzata mentre si alzava, veniva ad abbassarmi la cerniera e mi faceva esplodere in un orgasmo.
Pensandoci, mi sono masturbato di nuovo.
Il fatto che mia moglie non sospettasse di questa situazione mi faceva eccitare ancora di più, tanto che quando mi parlava della sua amica mi eccitavo soltanto sentendone il nome.
Settimane dopo ho iniziato a percepire degli sguardi da parte sua, qualcosa che fino alle settimane precedenti non c'era.
Ho iniziato a pensare che mi stessi fissando troppo verso quella donna.
Poi un giorno viene in cucina, approfittando del fatto che mia moglie stesse andando in bagno.
Si avvicina e mi da un bacio sulla guancia, lasciandomi un bigliettino nella tasca dei pantaloni.
Ero perplesso, dubbioso, ma allo stesso tempo il mio cazzo si è indurito.
Quel gesto aveva scaturito in me una reazione automatica, forse per tutte le volte che mi ero masturbato immaginando una scena con lei.
Ho aperto il bigliettino e nel nel foglietto c'era il suo numero di telefono.
Quando non era più in casa l'ho telefonata suggerendole di vederci davanti all'Hotel Venezia alle 20.00.
Le mie intenzioni erano di fare esattamente quello che avevo fatto le settimane precedenti nella mia immaginazione, ma questa volta per davvero.
Si presenta alle 20 davanti all'hotel con un cappello che le oscura leggermente il viso e una sciarpa che la aiuta a fare la stessa cosa per la parte bassa del volto.
Ho capito le sue intenzioni e il fatto che non voleva ovviamente essere vista o riconosciuta.
Mentre andiamo verso la reception, mi accorgo di essere di nuovo eccitato e di avere un'erezione.
La stanza è la 242.
Entriamo, chiudendo la porta alle nostre spalle.
Ci guardiamo e non ci diciamo nulla.
Poi alza il volto verso di me, si toglie il cappello, la sciarpa e mi dice che tutto quello che io ho immaginato le settimane precedenti lei lo ha sentito.
E che lo ha immaginato anche lei.
"Sono qui per rendere realtà le nostre fantasie..."
Mi infila una mano nel pacco iniziandolo a toccare e percependo da subito il mio interesse nei suoi confronti.
Mi palpa i testicoli, lo fa con delicatezza, ma con passione.
Il mio cazzo é più duro che mai.
Le infilo due dita in bocca e lei le succhia dolcemente, poi le fa scivolare fuori e scende fermandosi davanti alla bottega dei pantaloni guardandomi e facendomi capire che vuole fare la stessa cosa che ha fatto alle mie dita, lì sotto.
Mentre sbottona in tutta fretta, la aiuto sfilando la cintura.
Un attimo ed è nella sua bocca.
Inizia un pompino dolce, che diventa dopo qualche minuto molto più intenso.
Mentre mi lecca anche sotto i testicoli, si inizia a toccare anche le con le dita.
La sento ansimare e più sento le sue piccole urla di piacere e più il mio membro si eregge nella sua bocca.
Mi eccito guardandola toccarsi i seni mentre lo lecca, poi sposta la mutanda solo lateralmente mi fa scivolare un preservativo sul pene.
Lo infila dentro iniziandosi a muovere lei avanti e indietro.
Il pompino di prima mi ha eccitato troppo e mi ha praticamente quasi già portato al termine, inizia a muoversi sempre più velocemente e io esplodo in un orgasmo.
Lei struscia il clitoride sul mio ginocchio e lo fa in maniera super eccitante, così tanto che dopo l'orgasmo quasi ho voglia di farmelo venire duro di nuovo.
Inizia a strusciarsi sempre più velocemente e intensamente finché non mi afferra il volto tra le mani e viene fissandomi negli occhi.