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Come superare l’ansia da prestazione sessuale? Ecco 12 tecniche svelate!

Come superare l’ansia da prestazione sessuale? Ecco 12 tecniche svelate!

L’ansia da prestazione sessuale è una forma di preoccupazione legata alla performance sessuale, che porta chi ne soffre a temere di non essere all’altezza delle aspettative proprie o del partner.

Questo tipo di ansia si traduce in una tensione crescente prima e durante l’atto sessuale, creando un circolo vizioso che può portare a problemi come l’eiaculazione precoce, la disfunzione erettile o la difficoltà nel raggiungere l’orgasmo.

In generale, la pressione di “dover fare bene” tende ad essere autoimposta, spesso derivando da stereotipi culturali o da esperienze personali.

L’ansia da prestazione non riguarda solo il sesso, ma anche la paura del giudizio e dell’intimità, diventando un ostacolo per vivere la sessualità in modo sereno e appagante.

Cause dell’ansia da prestazione sessuale: aspettative irrealistiche

Cause dell’ansia da prestazione sessuale: aspettative irrealistiche

Le aspettative irrealistiche rappresentano una delle cause più comuni e pervasive dell’ansia da prestazione sessuale.

Questo fenomeno, influenzato da fattori culturali, sociali e mediatici, genera una visione distorta della sessualità, imponendo standard difficili da raggiungere.

L’idea di “dover performare” è spesso legata a un immaginario stereotipato, che può incidere negativamente sulla fiducia e sul benessere psicofisico.

L'influenza della pornografia e dei media

Oggi la pornografia e i media hanno un ruolo fondamentale nella costruzione dell’immaginario sessuale di molte persone.

Queste rappresentazioni, che spesso offrono una versione idealizzata e distorta del sesso, creano aspettative irrealistiche per diversi motivi:

  • Durata:
    nei film pornografici, i rapporti sessuali sono insolitamente lunghi, spesso grazie a riprese tagliate e a pause tra le scene. Questo porta chi li guarda a pensare che sia necessario mantenere lo stesso livello di intensità per periodi di tempo prolungati.
  • Performance:
    molti attori e attrici in questi video hanno un livello di prestanza fisica e una resistenza che risultano estremamente difficili da replicare nella vita reale. Questi modelli spesso non tengono conto delle differenze individuali e generano un’idea irrealistica di cosa significhi “essere bravi a letto.”
  • Corpi idealizzati:
    i corpi mostrati sono quasi sempre scolpiti e senza imperfezioni visibili, e questo alimenta insicurezze nei confronti del proprio aspetto fisico, facendo sentire chi guarda “non all’altezza” del modello proposto.

Queste influenze possono causare un enorme divario tra l’immaginario e la realtà, facendo sentire inadeguati e aumentando la probabilità che si manifesti l’ansia da prestazione.

La cultura della prestazione: "Dover essere al top"

Nella nostra società, è sempre più diffusa l’idea di “dover essere al top” in ogni ambito della vita, compreso quello sessuale.

Questo atteggiamento culturale tende a enfatizzare il successo e la performance anche nei momenti di intimità, che invece dovrebbero essere più spontanei e naturali.

La pressione di “essere i migliori” può creare una grande ansia, poiché nessuno riesce a mantenere costantemente degli standard di eccellenza.

L'idea che il sesso debba essere una “prestazione” da valutare – come se si trattasse di un compito da eseguire in modo impeccabile – allontana il rapporto dalla sfera del piacere, trasformandolo in un’esibizione.

Questa mentalità favorisce il confronto con altri, e quindi la sensazione di non essere abbastanza capaci, o peggio, di “fallire”.

Stereotipi di genere e ruoli sessuali

Gli stereotipi di genere hanno un peso significativo nella formazione delle aspettative irrealistiche.

Le idee tradizionali su ciò che si aspetta dagli uomini e dalle donne in camera da letto sono spesso limitanti e creano pressioni aggiuntive.

Per esempio:

  • Per gli uomini:
    l’uomo è spesso visto come il responsabile principale della riuscita del rapporto, quello che deve “prendere l’iniziativa,” durare a lungo e assicurarsi che il partner provi piacere. Questo carico di responsabilità può portare a un aumento di ansia e alla paura di non essere all’altezza.
  • Per le donne:
    anche le donne subiscono pressioni, ma spesso di tipo diverso. Da loro ci si aspetta che siano attraenti, seducenti e sempre desiderose, oltre che pronte a provare piacere in ogni situazione. Questo modello impone di non deludere le aspettative del partner, generando a sua volta ansia e una pressione a “conformarsi”.

Questi ruoli stereotipati non tengono conto delle diversità individuali e ignorano il fatto che ogni persona vive la sessualità in modo unico.

Ad esempio, alcuni uomini possono sentirsi a disagio nell’assumere sempre il ruolo dominante, mentre alcune donne potrebbero sentirsi limitate dalle aspettative su come dovrebbero comportarsi o sentirsi.

Esperienze personali e confronto con altri

L’idea di essere osservati, giudicati o confrontati porta molte persone a sviluppare aspettative irrealistiche su di sé.

Le esperienze passate di rifiuto, commenti negativi o paragoni fatti dal partner possono contribuire a un senso di insicurezza.

Questi episodi, anche se vissuti in modo indiretto (come aneddoti o opinioni ascoltate da altri), tendono a creare aspettative elevate su cosa dovremmo fare o come dovremmo apparire durante un rapporto.

In particolare, il confronto con le esperienze sessuali passate di un partner può innescare l’ansia di “non essere all’altezza”.

Questo è un altro aspetto che porta a cercare di replicare esperienze idealizzate, con il rischio di perdere l’autenticità e il piacere del momento.

Quando ci si sente in dovere di emulare o superare ciò che altri hanno fatto, si cade inevitabilmente nel circolo vizioso dell’ansia da prestazione.

La "Sindrome del perfezionismo" e il controllo della situazione

Alcune persone sviluppano l’ansia da prestazione sessuale a causa di una tendenza al perfezionismo.

Questa inclinazione porta a voler controllare ogni aspetto del rapporto, dall’andamento delle interazioni alle reazioni del partner.

In un contesto intimo e spontaneo come quello sessuale, questa tendenza diventa problematica, poiché non è possibile prevedere o gestire ogni dettaglio.

Il perfezionismo aumenta l’ansia perché chi ne soffre tende a concentrarsi sui dettagli che ritiene “imperfetti”, impedendosi di godere appieno dell’esperienza.

Questo atteggiamento rende difficile rilassarsi e lasciarsi andare, provocando a sua volta una continua insoddisfazione che alimenta ulteriormente l’ansia.

Come superare le aspettative irrealistiche

Fortunatamente, è possibile imparare a superare le aspettative irrealistiche, ma serve un impegno consapevole per cambiare il modo in cui vediamo il sesso e le nostre aspettative.

  • Educazione sessuale realistica:
    una corretta educazione sessuale, che si discosti dai modelli stereotipati, è fondamentale per riconoscere la diversità delle esperienze sessuali e liberarsi delle immagini idealizzate proposte dai media.
  • Sperimentare senza giudizio:
    dedicarsi al rapporto con una mente aperta, libera da aspettative, permette di concentrarsi sulle proprie emozioni e su quelle del partner, migliorando l’esperienza complessiva.
  • Accettare l'imperfezione:
    riconoscere che la perfezione non esiste e che le esperienze intime possono includere momenti di vulnerabilità aiuta a ridurre l’ansia e a vivere la sessualità in modo più autentico.

Liberarsi delle aspettative irrealistiche può richiedere del tempo, ma è un percorso che permette di riscoprire il piacere in modo genuino e di vivere i rapporti in modo più libero e soddisfacente.

Cause dell’ansia da prestazione: esperienze passate

Cause dell’ansia da prestazione: esperienze passate

Le esperienze passate possono giocare un ruolo cruciale nella genesi dell’ansia da prestazione sessuale.

Che si tratti di esperienze negative, momenti di imbarazzo, fallimenti percepiti o anche semplicemente episodi di insoddisfazione personale, i ricordi legati a queste esperienze possono condizionare profondamente il modo in cui una persona vive la propria sessualità.

L’impatto delle esperienze passate sull’ansia da prestazione è una combinazione di emozioni e convinzioni radicate che si consolidano nel tempo, fino a diventare convinzioni che influenzano il presente.

Approfondiamo meglio come e perché le esperienze passate influenzano la sessualità e in che modo è possibile liberarsi di questo peso.

Una delle cause più comuni dell’ansia da prestazione è il ricordo di un episodio percepito come un fallimento.

Per esempio, chi ha vissuto un episodio di disfunzione erettile o eiaculazione precoce può temere che l'episodio si ripeta, sviluppando una reazione ansiosa che peggiora la situazione.

Questo accade perché la memoria del “fallimento” attiva una paura anticipatoria, per cui già prima del rapporto sessuale la persona si sente sotto pressione, temendo di non riuscire a “performare” come vorrebbe.

Questa forma di ansia anticipatoria può provocare un circolo vizioso: la paura stessa di fallire innesca la reazione di stress, che interferisce con la capacità di vivere il momento.

Più una persona teme di rivivere quell’esperienza negativa, più diventa probabile che accada davvero, alimentando un ciclo continuo di insicurezza e insoddisfazione.

Esperienze di rifiuto o commenti critici da parte di partner possono lasciare cicatrici profonde, influenzando l’immagine che una persona ha di sé stessa.

Per esempio, sentirsi dire che “non si è stati abbastanza” o che “ci si aspettava di più” può generare un senso di inadeguatezza che si trascina nel tempo.

Questi episodi minano la fiducia, perché portano a mettere in discussione le proprie capacità e a dubitare del proprio valore come partner.

Le critiche possono lasciare delle impronte durature, perché inducono a proiettare queste insicurezze in ogni nuova esperienza.

Anche con un nuovo partner, chi ha subito delle critiche in passato tenderà a rievocarle inconsciamente, temendo di non soddisfare le aspettative o, peggio, di essere giudicato/a negativamente.

Esperienze di imbarazzo, situazioni sconvenienti e il passato

Esperienze di imbarazzo, situazioni sconvenienti e il passato

Anche situazioni apparentemente banali, come un episodio di imbarazzo o di fraintendimento, possono generare ansia.

Per esempio, capita spesso che le persone ricordino episodi in cui si sono sentite “goffe” o non in grado di soddisfare il partner, magari per inesperienza o per inesperienza.

Questo tipo di imbarazzo può col tempo trasformarsi in una “macchia” che affiora prima di ogni nuova esperienza, generando una tensione anticipatoria.

Questi episodi si ricordano anche per via della percezione di vulnerabilità che suscitano.

La sessualità, essendo una sfera così intima, espone a rischi emozionali molto intensi, e un momento imbarazzante può assumere nella mente un peso maggiore di quanto realmente abbia avuto nella realtà.

Quando una persona si sente “esposta” e percepisce di non aver “performato” come avrebbe voluto, può sviluppare la tendenza a ricordare ogni dettaglio di quell’episodio, amplificando l’importanza dell’accaduto.

Le prime esperienze sessuali, soprattutto se vissute senza una conoscenza approfondita del proprio corpo e dei meccanismi psicologici legati alla sessualità, possono diventare una fonte di ansia nelle esperienze future.

Molte persone vivono le prime esperienze senza aver avuto un’adeguata educazione sessuale, basandosi su aspettative irrealistiche e ignorando aspetti cruciali come la comunicazione, il consenso e la scoperta reciproca.

L’assenza di educazione sessuale crea insicurezze e confusione, portando la persona a sentirsi inadeguata di fronte a eventuali difficoltà.

Il risultato è spesso una paura che aumenta ogni volta che ci si avvicina a una nuova esperienza, per cui ogni piccolo incidente viene interpretato come un “fallimento” o una mancanza.

La memoria ha una tendenza naturale a focalizzarsi sulle esperienze negative per cercare di evitarle in futuro.

Questo effetto di “autoprotezione” può però trasformarsi in un ostacolo quando il passato comincia a interferire con il presente.

Ogni nuova esperienza può così diventare un “test” per vedere se siamo migliorati o se siamo riusciti a “superare” ciò che ci è accaduto in precedenza.

Questa percezione del rapporto sessuale come una “prova” porta a vedere l’intimità come una performance da valutare, piuttosto che un momento di piacere.

La memoria negativa rischia così di diventare una prigione psicologica, da cui si fatica a uscire senza un lavoro di accettazione e di rivalutazione del proprio valore.

Bassa autostima, insicurezze e percezione del corpo: come influiscono sull’ansia da prestazione sessuale

Bassa autostima, insicurezze e percezione del corpo: come influiscono sull’ansia da prestazione sessuale

La bassa autostima e le insicurezze personali sono tra le principali cause dell’ansia da prestazione sessuale.

Quando una persona percepisce di non essere “abbastanza” attraente, capace o desiderabile, può sviluppare un forte senso di inadeguatezza che influenza il modo in cui vive la propria sessualità.

L’autostima non si costruisce solo sulla percezione del corpo, ma anche su un complesso di convinzioni e aspettative su sé stessi, sul proprio valore e sulle proprie capacità.

La percezione negativa del proprio corpo, o insoddisfazione corporea, è uno dei motivi più comuni di bassa autostima che può portare all’ansia da prestazione.

La nostra società enfatizza un’idea di corpo ideale, spesso irrealistica, e chi non si riconosce in questi standard può sviluppare una serie di insicurezze riguardo al proprio aspetto.

Per esempio, chi ha insicurezze sul proprio peso, sull'altezza, sulla forma fisica o su dettagli estetici specifici può sentirsi a disagio nel mostrarsi nudo o nel vivere un momento di intimità.

Questa preoccupazione porta a concentrarsi sulle presunte “imperfezioni” piuttosto che sul piacere dell’esperienza sessuale.

La persona finisce per pensare a come appare agli occhi del partner, generando ansia e distogliendosi dalle proprie emozioni e sensazioni.

Queste insicurezze possono inibire le risposte naturali del corpo, poiché il pensiero critico è costantemente attivo.

Per esempio, chi si sente insicuro del proprio corpo può evitare posizioni o atteggiamenti che rivelino troppo, cercando di “nascondersi” anche nel momento di massima intimità.

Questo auto-sabotaggio rende difficile rilassarsi e godersi il momento, aumentando l’ansia da prestazione.

Paura di non essere all’altezza, ansia e pressioni sociali

Paura di non essere all’altezza, ansia e pressioni sociali

Oltre all’aspetto fisico, molte persone sviluppano insicurezze sulle proprie abilità e sulla capacità di soddisfare il partner.

Questa insicurezza può nascere da esperienze passate o da un mancato confronto con un partner aperto, che lasci spazio alla comunicazione e alla sperimentazione.

La paura di “non essere abbastanza bravi” genera una forma di auto-critica che cresce di fronte alla possibilità di un nuovo rapporto.

Spesso, chi ha queste insicurezze si concentra eccessivamente sul confronto con altre esperienze (reali o idealizzate) e teme di deludere il partner.

In questi casi, ogni segnale del partner può sembrare un “giudizio” sulle proprie capacità, anche quando non lo è, portando la persona a perdere fiducia e a concentrarsi su potenziali errori piuttosto che sul piacere condiviso.

Per alcune persone, le insicurezze sessuali fanno parte di un più ampio quadro di ansia sociale e timidezza.

Questo aspetto è comune in coloro che hanno una percezione negativa delle proprie abilità di interazione e comunicazione.

Una bassa autostima può creare la convinzione che non si è in grado di attirare o soddisfare il partner, portando così a evitare il contatto intimo per timore del rifiuto.

L’ansia sociale genera spesso un’autovalutazione eccessivamente critica, che si manifesta come voce interiore negativa durante l’intimità.

Questi pensieri negativi diventano un ostacolo alla serenità sessuale, impedendo alla persona di lasciarsi andare e creando una barriera di “auto-protezione” che blocca le emozioni e aumenta l’ansia.

La bassa autostima è caratterizzata da una tendenza all’autocritica che, se costante, finisce per diventare un’abitudine mentale.

Chi è abituato a giudicarsi negativamente tende a farlo anche nel contesto intimo, analizzando ogni gesto e ogni reazione propria e del partner.

Questa abitudine genera un circolo vizioso: più ci si critica, più aumenta il senso di inadeguatezza e, di conseguenza, più si alimenta l’ansia da prestazione.

Questo “giudice interiore” si concentra su ogni dettaglio dell’incontro, temendo che ogni minimo “errore” possa portare a un giudizio negativo.

Ciò fa sì che la persona si senta costantemente “sotto esame” e si allontani dal piacere dell’esperienza sessuale, trasformandola in una prova di cui ci si aspetta una valutazione.

Lo stress è un grande fattore scatenante dell’ansia.

In generale, quando si vivono periodi di stress lavorativo, familiare o finanziario, la mente è già affaticata e più vulnerabile alle preoccupazioni.

L’ansia da prestazione può facilmente manifestarsi in queste situazioni, poiché il corpo e la mente non riescono a rilassarsi completamente.

Il concetto di “prestazione sessuale” varia anche in base al genere e alle aspettative culturali legate ad esso.

Per esempio, gli uomini possono sentirsi sotto pressione per mantenere un'erezione o durare a lungo, mentre le donne possono sentirsi obbligate a provare piacere per soddisfare il partner.

Queste pressioni sociali possono alimentare la paura di fallire e l'ansia.

L’ansia da prestazione si manifesta con sintomi sia fisici che psicologici.

Conoscerli può aiutare a individuare il problema e a trovare i modi per affrontarlo.

  • Sintomi fisici:
    battito cardiaco accelerato, respiro corto, sudorazione eccessiva, tremori, tensione muscolare, difficoltà di erezione o secchezza vaginale.
  • Sintomi psicologici:
    pensieri ossessivi sul proprio rendimento, paura del fallimento, bassa autostima, difficoltà di concentrazione, senso di inadeguatezza, calo del desiderio sessuale.

Questi sintomi possono accentuarsi in situazioni di intimità e rendere difficile rilassarsi e godere del momento.

Effetti dell’ansia da prestazione sulla relazione, rimedi e trattamenti

L'ansia da prestazione può influire negativamente sulla relazione, creando un senso di frustrazione sia in chi vive questa ansia sia nel partner.

Spesso chi ne soffre tende a evitare i momenti di intimità per paura di fallire, generando tensioni e incomprensioni.

Inoltre, l’ansia può portare a un calo del desiderio e della frequenza dei rapporti, indebolendo il legame di coppia.

Uno dei rimedi più efficaci per trattare l’ansia da prestazione sessuale è la terapia psicologica, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che si focalizza sulla modifica dei pensieri negativi e sullo sviluppo di tecniche di rilassamento.

In alcuni casi, il medico potrebbe suggerire l’uso di farmaci per trattare temporaneamente i sintomi dell’ansia da prestazione, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o i farmaci per migliorare la funzionalità erettile.

Gli integratori naturali, come il ginseng e la maca, possono anch'essi migliorare il benessere psicofisico. 

L’ansia spesso deriva da un accumulo di stress e tensione quotidiana.

Fare attività fisica, dormire a sufficienza e seguire una dieta equilibrata può avere effetti positivi sull’equilibrio emotivo e fisico, riducendo i livelli di ansia.

Consigli, strategie e curiosità per ridurre l’ansia da prestazione

Consigli per ridurre l'ansia da prestazione

Ecco alcuni consigli pratici per gestire meglio l’ansia da prestazione sessuale:

  • Focalizzarsi sul piacere:
    invece di pensare alla “performance”, concentrarsi sulle sensazioni e sull’intimità. Il sesso è un momento di piacere reciproco, non una competizione.
  • Non misurarsi con gli altri:
    ogni persona è diversa e ha tempi e modalità differenti. L’idea di doversi confrontare con degli standard esterni è controproducente.
  • L’ansia da prestazione non colpisce solo gli uomini:
    spesso si pensa che sia un problema maschile, ma anche le donne possono soffrirne, in particolare riguardo all’aspetto fisico e alla propria capacità di raggiungere o fingere il piacere.
  • L’effetto placebo:
    alcuni studi dimostrano che pensare positivamente prima di un rapporto può migliorare la performance, dimostrando che la mente ha un ruolo fondamentale nel modo in cui viviamo l’esperienza sessuale.
  • Pratiche di respirazione orientale:
    molte pratiche, come il tantra, incoraggiano a concentrarsi sul respiro durante il rapporto, poiché aiuta a rilassarsi e a focalizzarsi sulle sensazioni.

Tecnica del “Mindful Touch”

  • Il Mindful Touch è una tecnica di esplorazione fisica che si basa sull'attenzione piena e sull'essere consapevoli di ogni tocco e sensazione. Consiste nel prendersi del tempo per esplorare il corpo del partner con lentezza, senza aspettative di prestazione. Questo esercizio permette di aumentare l’intimità e la connessione, riducendo l’ansia e favorendo il piacere.
  • Come fare: Scegli un’area del corpo e concentrati esclusivamente su quella, applicando tocchi delicati e notando ogni sensazione, senza pensare al passo successivo o alla performance complessiva.

L’Escamotage dell’effetto “Slow motion”

  • Prova a muoverti al rallentatore, come se tu e il partner foste in slow motion. Questo “trucco mentale” calma il sistema nervoso, crea un’atmosfera più rilassata e aiuta a godersi ogni istante, riducendo il focus sulle prestazioni e aumentando il piacere.
  • Come fare: Mentre vi toccate o baciate, rallentate intenzionalmente i movimenti per esplorare ogni singola sensazione. Si può persino “imitare” un film al rallentatore per ridurre l’ansia e aumentare la connessione.

Sperimenta la tecnica del “5-5-5”

  • Questa tecnica si basa sulla respirazione consapevole e aiuta a calmare la mente prima del rapporto. Il “5-5-5” consiste nell’ispirare contando fino a cinque, trattenere il respiro per cinque secondi e poi espirare per altri cinque. Ripetere per alcuni minuti riduce il battito cardiaco e rilassa.
  • Come fare: Siediti o sdraiati in una posizione comoda e fai almeno cinque cicli di questa respirazione. Aiuta a centrarsi e a portare attenzione sul momento, allontanando l’ansia.

Tecnica dell'auto-dialogo positivo

  • Molte persone si parlano in modo critico durante il rapporto, aumentando l’ansia. Imparare a sostituire i pensieri negativi con frasi di supporto personale può ridurre drasticamente l’ansia. Ad esempio, ripetere mentalmente frasi come “sono qui per godermi il momento” o “non ho bisogno di essere perfetto/a” può migliorare la performance e la fiducia.
  • Come fare: Identifica i pensieri che ti generano ansia e sostituiscili con frasi di affermazione. Prova anche ad avere un “mantra” personale, come “Questo momento è solo per noi”, da ripetere nei momenti di tensione.

Sperimenta il metodo “Edging” o “Control training”

  • L’edging è una tecnica di controllo dell’orgasmo che implica fermarsi poco prima di raggiungere il culmine e poi riprendere. Questa tecnica è particolarmente efficace per chi si preoccupa di eiaculare troppo presto, perché allena il controllo e la consapevolezza del proprio corpo.
  • Come fare: Durante i rapporti, quando senti che il momento si avvicina, fermati per qualche istante, respira e aspetta che il livello di eccitazione diminuisca. Questo allenamento ti aiuterà a guadagnare maggiore fiducia e controllo.

Il trucco della “Visualizzazione positiva”

  • La visualizzazione positiva è una tecnica usata anche dagli atleti per migliorare le prestazioni, ed è utile anche in ambito sessuale. Visualizzare in anticipo un incontro positivo, immaginando un’esperienza rilassata e piacevole, prepara la mente ad affrontare il rapporto con sicurezza e riduce l’ansia.
  • Come fare: Prima del rapporto, dedica qualche minuto a visualizzare la scena come vorresti che andasse. Concentrati sulle emozioni positive, sulla connessione col partner e sul piacere reciproco.

La tecnica del “3-2-1”

  • Questa tecnica aiuta a calmare la mente e a focalizzare i sensi. Consiste nel fare un esercizio mentale in cui si elencano, in silenzio, tre cose che si vedono, due che si sentono e una che si percepisce al tatto. Questo trucco è particolarmente utile per distogliere i pensieri negativi e portare la mente al presente.
  • Come fare: Inizia osservando tre dettagli della stanza o del partner, poi nota due suoni che senti, come il respiro o i suoni dell’ambiente, e infine un dettaglio tattile, come la sensazione della pelle. Questo riporta la mente al presente e riduce l’ansia.

Tecnica del “Focus sul respiro comune”

  • Coordinare il respiro con il partner è un modo semplice ma efficace per connettersi e ridurre la tensione. Respirare insieme allinea i ritmi e induce una sensazione di calma e connessione profonda.
  • Come fare: Sdraiati vicino al partner e cercate di respirare nello stesso ritmo. Questo aumenta l’intimità e aiuta a sincronizzare le emozioni, riducendo la percezione dell'ansia.

“Mirror Talk”: parlare allo specchio prima dell’incontro

  • Parlare a sé stessi davanti allo specchio prima di un incontro intimo può sembrare strano, ma è un ottimo modo per prendere confidenza e aumentare la sicurezza. Guardarsi mentre si ripetono frasi di incoraggiamento può ridurre le insicurezze e creare un atteggiamento più positivo.
  • Come fare: Prima del rapporto, dedicati un momento allo specchio e ripeti frasi come “Mi accetto così come sono” o “Mi lascio andare e mi godo l’esperienza”. Questo dialogo riduce la percezione di inadeguatezza e aumenta la fiducia.

L’Esercizio del “Sense Memory”

  • La sense memory è una tecnica che si utilizza nel teatro, ma può essere applicata anche nella vita sessuale per rilassarsi. Consiste nel richiamare alla mente un ricordo di un’esperienza positiva e cercare di riviverla nel presente.
  • Come fare: Pensa a un momento in cui ti sei sentito completamente a tuo agio e felice. Chiudi gli occhi e rivivi quel momento, focalizzandoti su come ti sentivi e sulle sensazioni provate. Questa memoria positiva rilassa il corpo e calma la mente.

Usa il “Metodo delle domande aperte”

  • Per sentirti più sicuro e ridurre la pressione, prova a fare domande aperte al partner, invitandolo a condividere cosa preferisce e cosa lo/la fa sentire più a suo agio. Coinvolgere il partner ti permette di spostare il focus su di lui o su di lei, riducendo il peso della tua prestazione.
  • Come fare: Durante i preliminari o anche prima del rapporto, chiedi al partner di esprimere ciò che preferisce o cosa lo/la fa sentire bene. Questo crea uno spazio di esplorazione condiviso, abbassando l’ansia e aumentando la complicità.

La “Zona del respiro profondo” per calmare i nervi

  • Se senti crescere l’ansia, prenditi un momento per concentrarti su un respiro molto profondo, noto anche come “respiro addominale”. È un trucco rapido per calmare i nervi e riportare l’attenzione al momento.
  • Come fare: Fai un respiro profondo, visualizzando che l’aria riempia l’addome e poi rilasci tutta la tensione espirando. Ripeti questo respiro tre volte per riattivare una sensazione di rilassamento e di calma interiore.

L’ansia da prestazione sessuale è una condizione diffusa e comprensibile, che può però essere superata grazie alla conoscenza, alla comunicazione e alla pratica di tecniche di rilassamento e consapevolezza.

Riconoscere e accettare questa ansia è il primo passo per liberarsi della paura di fallire e vivere la sessualità in modo appagante.

La chiave è comprendere che il piacere sessuale è un percorso da condividere, senza pressioni e senza aspettative irrealistiche.