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Cos'è l'edging e come si fa: portare il partner vicino all'orgasmo per poi fermarsi

Cos'è l'edging e come si fa: portare il partner vicino all'orgasmo per poi fermarsi

L'edging è una pratica sessuale che sta conquistando sempre più coppie (e non solo), ma in realtà esiste da molto prima che avesse un nome preciso.

L'idea è semplice, ma il potenziale erotico è enorme: portare il partner (o te stesso) al limite dell'orgasmo e poi fermarsi, spezzando il ritmo e trattenendo il piacere.

Immagina il corpo come una molla che si carica: ogni ciclo di edging la tende sempre di più.

Il desiderio aumenta, l'eccitazione sale, e quando finalmente si libera,
l'esplosione è totale.

Quello che rende l'edging così potente è proprio questo: non ti lascia scaricare subito, ti tiene sul filo del rasoio.

È un invito ad abbandonare l'idea che il sesso debba sempre finire in fretta.

È un gioco mentale tanto quanto fisico.

Ed è anche un modo bellissimo per
conoscere il proprio corpo, aumentare la sensibilità e vivere il sesso in modo più intenso, più lento, più coinvolgente.

Perché l'edging funziona così bene? (a livello fisico e mentale)

Perché l'edging funziona così bene? (a livello fisico e mentale)

Ogni volta che ti avvicini all'orgasmo, il corpo produce una scarica potentissima di adrenalina, dopamina, ossitocina.

Il cuore accelera, il respiro si fa irregolare, il sangue si concentra nelle zone erogene, e la pelle si trasforma in una superficie ultra ricettiva.

Con l'edging, non si scarica questa tensione.

Si resta
appesi nel piacere, un passo prima del punto di non ritorno.

Questo fa sì che il corpo continui a produrre ormoni,
rimanendo eccitato, carico, vigile.

Il desiderio non si spegne, anzi: si amplifica.

Ecco perché, quando finalmente si arriva all’orgasmo, è come se il corpo liberasse tutto insieme, in un’onda di piacere che travolge ogni senso.

Ma c’è anche un lato mentale potentissimo: essere sul punto di venire e dover resistere, o avere qualcuno che ti ferma, crea una tensione erotica incredibile.

Ti senti vulnerabile, desideroso, esposto.

E proprio questo può essere
terribilmente eccitante.

Come si fa edging? (step by step)

Come si fa edging? (step by step)

Rallenta tutto
Niente fretta. Rallenta tutto: respiri, movimenti, stimoli.
Che tu sia da solə o con un partner, il primo passo è entrare in uno stato mentale in cui ogni tocco conta. Fai l’amore (o masturbati) con lentezza, esplorando ogni centimetro del corpo.
L’edging non è una corsa: è un viaggio.

Senti quando sta arrivando
Il momento chiave è imparare a riconoscere il punto di non ritorno, quello in cui senti che non riuscirai più a fermarti.
Fermati sempre un attimo prima. Senti il calore che sale, la tensione che cresce… e blocca tutto proprio quando sei lì lì.

Fai una pausa
Non serve congelare l’atmosfera. Puoi continuare a toccare il resto del corpo, baciare, parlare, accarezzare.
L’importante è far calare l’eccitazione senza spegnerla del tutto. Il fuoco resta sotto la brace. E piano piano riparte.

Ricomincia
Quando il respiro si stabilizza e la tensione si è leggermente abbassata, riprendi.
Vai di nuovo a fondo: stimola, accarezza, entra nel ritmo… e poi fermati di nuovo.
Ogni volta il desiderio sarà più forte. Ogni ciclo è più intenso del precedente.

Ripeti il ciclo
L’edging è un gioco che puoi ripetere 2, 3, anche 4 volte, se riesci a gestirlo. Più lo fai, più potente sarà l’orgasmo.
E se decidi di non venire? Anche quello può essere uno sblocco mentale erotico incredibile, che porta il desiderio a esplodere il giorno dopo o nei giorni seguenti.

Tecniche e consigli pratici per fare l'edging (da soli e in coppia)

Tecniche e consigli pratici per fare l'edging (da soli e in coppia)

Se sei da solo/a:
Prenditi il tuo tempo. Scegli uno spazio comodo, accogliente. Spegni il telefono, crea un’atmosfera rilassata.
Non serve porno. Meglio seguire le sensazioni reali del corpo.
Tocca anche altre zone: sfiora il petto, gioca con i capezzoli, massaggia le cosce o il perineo.
Più zone stimoli, più il piacere si distribuisce e ti dà il controllo per resistere più a lungo.
Usa lubrificanti, cambia mano, gioca con il ritmo. Sperimenta, osserva come reagisce il tuo corpo.

Se sei in coppia:
Parlane prima. Spiega che vuoi provare l’edging, che non è un esercizio ma un gioco.
Decidete insieme chi “guida” e chi si lascia guidare.
Il partner che controlla il ritmo può usare parole come: “Fermati”, “Non ancora”, “Respira”, “Guarda cosa mi fai”.
Il dirty talk diventa un’arma erotica potentissima.
Usate le mani, la lingua, i sex toys. Alternate momenti di forte stimolazione a carezze lente.
Fate salire la tensione, poi fermatevi, poi ripartite.

Posizioni perfette per praticare l'edging

Posizioni perfette per praticare l'edging

Missionario lento e profondo:
Perfetta se vuoi mantenere il contatto visivo. Muoviti piano, entra in profondità e fermati ogni volta che senti la tensione salire. Guarda negli occhi, bacia piano, respira insieme.

Cunnilingus/fellatio interrotti:
Sesso orale con una regola: quando l’altro si agita troppo… ci si ferma. Si torna a baciare le cosce, il petto, il ventre. Si parla. Poi si riprende.
Una tortura dolcissima.

Seduti faccia a faccia:
Le gambe incrociate, i bacini uniti. La penetrazione è lenta, i movimenti sono minimi. Ma le mani e gli occhi fanno il resto.
Perfetta per l’edging emotivo, non solo fisico.

Doggy con pause:
Chi sta dietro controlla il ritmo. Quando vede che il partner sta per venire, si ferma. Magari resta dentro, ma fermo. Poi ricomincia.
Una posizione potente, molto fisica, che lascia il controllo a chi domina.

Errori da evitare nell'edging

Errori da evitare nell'edging
  • Fermarsi troppo tardi:
    se arrivi al punto di non ritorno… ci sei. Quindi meglio fermarsi un secondo prima.

    Allenati a riconoscerlo: ogni corpo ha il suo segnale.

  • Fare tutto in automatico:
    l’edging non è un trucco tecnico. È
    un’esperienza erotica profonda, e va vissuta con attenzione.

  • Essere troppo rigidi:
    non devi fare tutto per forza. Se a un certo punto vuoi lasciarti andare, fallo. Il gioco funziona se vi diverte, non se vi stressa.

  • Fissarsi sul risultato:
    l’orgasmo finale può essere una bomba, ma anche
    il percorso è parte del piacere. Goditi ogni fase, anche quella “sospesa”.

L’edging non è solo una tecnica da manuale: è una filosofia del piacere.

Ti insegna a stare nel presente, a sentire il corpo, ad ascoltare il partner.

È un modo per allungare il desiderio, renderlo più ricco, più denso, più profondo.

Ti dà il potere di decidere quando venire, ma anche quando non farlo.

E questo senso di controllo, quando si alterna con il desiderio di abbandonarsi, crea un mix esplosivo.

Che tu lo faccia da solo/a o con un partner, l’edging può trasformare un semplice orgasmo in un’esperienza totale.

E ricordalo: a volte, il vero piacere è tutto nell’attesa.